Generation Void: La Scena Doom Metal Del Maryland
“Io, Wino e Dale Flood (Unorthodox) abbiamo condiviso una casa a Rockville, Maryland, nel 1984. Ci viveva anche Joe Lally della Tolotta Records e bassista dei Fugazi. Era piuttosto selvaggio e faceva festa in continuazione. Eravamo abituati a stabilire un orario programmato per le prove affinché ogni band potesse usare il seminterrato. Sembrava che ci fossero sempre persone lì, tipo 24 ore al giorno. Bevevamo e ci drogavamo di continuo. Era folle. Ci sono stati momenti in cui abbiamo pensato all’idea di formare una band insieme. Wino ed io andavamo a sederci in un bar in questo centro commerciale a bere qualcosa. Ricordo che ci scambiavamo ogni sorta di idee per una nuova band. Eravamo abituati a trovare nomi, oggetti di scena e ogni genere di merda. Ma all’epoca, Pentagram, The Obsessed e Asylum (in seguito cambiarono il nome in Unorthodox) stavano andando tutti piuttosto bene, quindi il tempismo non era quello giusto. E Joe Lally si era appena unito ai Fugazi” Victor Griffin, intervista su Cosmic Lava.
Avete presente quell’insieme disordinato di staterelli nella costa est degli U.S.A. come Maine, New Hempshire, Vermont, Massachusetts, Rhode Island, Connecticut, New Jersey? Scendendo un pochino, incastonati tra Pennsylvania e Virginia, troviamo Delaware, District Of Columbia e Maryland. Territori lontani dal sogno americano dove per vari motivi si sono sviluppate scene musicali regionali di vario genere. Pensiamo alla scena hardcore punk di Washington DC, diventata un vero e proprio faro per generazioni di musicisti e persino per una manciata di metallari.
In Virginia, negli anni 70, nacque una band che ebbe parecchia sfortuna ma che fu seminale per la nascita e lo sviluppo del doom: i Pentagram. Essendo di Arlinton, città al confine proprio con gli staterelli di cui sopra, l’influenza oscura della band arrivò fino al Maryland. C’è da dire che i Pentagram, pur essendo tra le prime band in assoluto a suonare hard rock lento e oscuro, erano anche dei gran casinisti. Quando uscì il primo singolo ” Be Forwarned” si rinominarono Macabre, per non terrorizzare troppo il potenziale pubblico. Subito dopo tornarono ad essere Pentagram e gli stessi componenti formarono i Bedemon. A metà anni 70 il cantante e leader Bobby Liebling licenziò tutti (anzi gli altri se ne andarono stufi dei suoi deliri tossici) e tenne il nome Pentagram. A questo punto fece un disco? No: formò i Death Row! Diciamo che non sono mai stati degli ottimi commercianti. La loro attività dal vivo, seppur sporadica, portò la nascita di un piccolo culto intorno alla band, avvallato anche dal fatto che a quei tempi pochi suonavano come loro, soprattutto negli Stati Uniti.
The Obsessed
Scott “Wino” Weilrich nasce a Rockville, città del Maryland non troppo lontana da Washington D.C. Da giovane viene influenzato dall’hard rock di formazioni hard rock come Blue Oyster Cult, Alice Cooper, Black Sabbath, dal protopunk di Dictators, The Stooges, The Saints da guitar hero come Jimi Hendrix e Frank Zappa e dal pop di Beatles e Monkees. E’ un ragazzo curioso che non ha paura di spingersi fino alla capitale degli USA per vedere concerti hardcore e, sebbene sia un capellone, guadagna ben presto il rispetto della scena. Sul finire degli anni 70 formò la sua prima band The Obsessed con Mark Laue (basso) e Dave Flood (batteria). Dopo un 7″ omonimo uscito nel 1983 e la partecipazione al sesto episodio della compilation Metal Massacre in compagnia di Dark Angel e Possessed, il progetto stentava a decollare. Wino sciolse la band e si diresse a Los Angeles dove l’aspettava una carriera con i Saint Vitus. Questa scelta fece si che gli Obsessed non abbiano rilasciato un disco “fondamentale” per la nascita del genere, un po’ come accadde per ragioni analoghe ai Pentagram.
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Ma la buona musica non muore mai e pur passando parecchi anni (d’altra parte si parla sempre di doom) la label tedesca Hellhound offrì alla band un contratto per la pubblicazione del disco d’esordio. Wino decise quindi di rimettere insieme la sua band reclutando Greg Rogers (futuro Goatsnake) e Scott Reeder (futuro Kyuss) lasciando i Saint Vitus. Dopo due dischi per la Hellhound The Obsessed trovarono persino un contratto per la label Columbia con la quale pubblicarono l’album “The Church Within” (1993) con al basso Guy Pinhas (futuro Goatsnake, Acid King e negli In-Graved di Victor Griffin dei Pentagram) al posto di Reeder. Ovviamente il disco su major fu un flop e la band si sciolse poco dopo permettendo a Wino di tornare a progetti più underground come Spirit Caravan e The Hidden Hand. Ogni tanto Wino rimette in piedi la band per portare nei palchi il repertorio storico.
Iron Man
Ma non siamo qui a parlare di Wino, per lo meno non solo. La scena del Maryland raccoglie una manciata di ottime band che contemporaneamente alla nascita del doom “classico” (praticamente una versione lenta della NWOBHM) nei paesi scandinavi si rifaceva direttamente ai Black Sabbath e agli eroi “locali” Pentagram. Alfred Morris III era un chitarrista di colore, soprannominato proprio per questo lo “Iommi nero”. La sua prima band si chiamava Force e comprendeva oltre a lui un altro ragazzo di colore (Larry Brown al basso), la cantante Simona Queen e il batterista Kim Martin. I Force pubblicarono un EP nel 1981 mentre una decina di anni dopo uscirono alcune compilation contenenti tutte le loro grezze registrazioni: è materiale per amatori ma se fossero registrate con i mezzi attuali farebbero ancora una bella figura. Altre grezze registrazioni provenienti più o meno dalle stesse sessions furono pubblicate a nome Rat Salad come split con gli Obstination nel 1994. Dopo questi tentativi di suonare musica alla Black Sabbath, Alfred formò gli Iron Man, vero e proprio tributo ai quattro di Birmingham. Tributo che per fortuna durò relativamente poco: Alfred e soci iniziarono a proporre nuovamente un repertorio proprio, sebbene pesantemente influenzato da Iommi & co. Ottennero l’attenzione dell’etichetta tedesca Hellhound che produsse i primi due, meravigliosi, album. In totale Iron Man pubblicarono 5 dischi, di cui uno per Shadow Kingdom e uno per Rise Above. Purtroppo il “black Iommi” ci ha lasciato qualche anno fa per gravi complicazioni del diabete. Il batterista Gary Isom lo troviamo anche in Pentagram, Unorthodox, Spirit Caravan.
Revelation
Ispirati da una canzone dei Trouble contenuta nell’omonimo primo disco, i Revelation si formano nel 1984 e prima di esordire nel 1991 con l’ottimo “Salvation Answer” per Rise Above pubblicarono un discreto numero di demo in cassetta. Il loro sound è decisamente massiccio ed evoluto tanto da toccare lidi “progressivi” (evoluzione che abbracceranno nell’incarnazione post-2000 chiamata Against Nature) e non troppo distante da quello che facevano i Cathedral in Inghilterra. Il sound è depresso e monolitico, soprattutto nel secondo “Never Comes Silence” (1992), uno dei migliori dischi della prima stagione del doom. L’inserimento del bassista Josh Hart nel secondo disco porterà la band in lidi più intricati e tecnici. Josh suonerà anche nei concittadini Unorthodox.
Unorthodox
Gli Asylum furono più o meno contemporanei di Force e The Obsessed : formati nel 1981 da Dale Flood, Earl Schreyer e Ronnie Kalimon nel tentativo di unire l’impatto di Black Sabbath e Motorhead, le progressioni di Rush e Yes e la melodia dei Led Zeppelin. Prima si chiamavano Melange, poi Obstination (di cui fu pubblicato uno split negli anni 90 con i Rat Salad, ovvero i pre Iron Man). Nel 1985 pubblicano il demo “The Earth Is The Insane Asylum Of The Universe” caotico ma sanguigno doom metal di scuola Maryland che verrà ristampato nel 2008 da Shadow Kingdom, etichetta da sempre molto attenta verso l’underground metal americano di culto. Se riuscite a superare la bassissima qualità di registrazione potrete gustarvi una serie di ottimi brani ricchi di riff energici e assoli carichissimi di scuola anni 70. Terminata senza clamori l’avventura Asylum, Ronnie e Dale formarono gli Unorthodox, uno dei gruppi più celebrati della scena. E’ difficile classificare il sound della band come semplicemente doom, anzi il doom diventa uno dei tanti colori usati dalla band. In un certo senso potremmo definirlo “alternative-doom” perchè non è bizzarro dire che si sentono echi di band alternative metal come King’s X o Alice In Chains, allo stesso tempo è fortissima l’influenza hard rock psichedelica degli anni 70, soprattutto nei lunghi assoli di chitarra. Ronnie successivamente entrerà negli Iron Man e infine lo troveremo negli Internal Void.
Internal Void
Gli Internal Void sono la dimostrazione che il doom di Maryland è una vera e propria scena e non una serie di gruppi buttati lì. Per prima cosa la musica è totalmente ispirata dai vicini Pentagram e The Obsessed, tanto che se facessimo un test alla cieca sarebbe difficile distinguere le band. Seconda cosa in formazione sono passati musicisti che avrebbero suonato anche in Unorthodox e Iron Man (Ronnie Kalimon), Pentagram (Kelly Carmichael e Adam Heinzmann), Earthride e Church Of Misery (Eric Little), Cathedral e Penance (Mike Smail): la creme de la creme del doom metal. Se quindi volete ascoltare il sound del “Maryland Doom” conviene settare le orecchie su “Standing On The Sun” (1992) esordio sulla lunga distanza dopo l’EP “Voyage” del 1991. Pubblicato dall’attenta etichetta tedesca Hellhound Records, che probabilmente pensava di aver trovato la gallina dalle uova d’oro da queste parti, l’album è una ricca collezione di anthem doom vecchia scuola: riff heavy, sezione ritmica lenta e precisa, voce trascinante senza essere insopportabilmente epica.
Wretched
Fra le band della scuderia Hellhound i Wretched sono senz’altro i più sotto valutati. Il nome non li ha aiutati e anche l’immaginario “solare” non gli ha permesso di essere scoperti sulla fiducia ed è un vero peccato. Un po’ come gli Unorthodox si muovono sul confine dell’alternative metal con riff massicci e tirati e una discreta dose di psichedelia non troppo lontana dallo stoner metal che stava nascendo all’epoca, anticipando il sound di band come Spiritual Beggars. I frequenti cambi di formazione non aiutarono la carriera che si arenò dopo solo tre dischi. Il cantante Dave Sherman lo troveremo al microfono negli Earthride e al basso negli Spirit Caravan, il bassista John Koutsioukis sarà anche negli Shine, prima incarnazione degli Spirit Caravan, Jon Blank accompagnerà le prime sortite soliste di Wino, mentre Jeff Parsons proveniva dagli Unorthodox: un’altro splendido esempio di come la scena si sia sempre auto alimentata senza perdersi in chiacchiere.
Death Mask
Contemporanei di Asylum, Force e The Obsessed i Death Mask mescolavano con grezza irruenza i lenti riff sabbathiani dei Trouble con il suono tagliente del thrash metal e la voce roca e grassa di Lemmy dei Motorhead. Nel 1985 registrarono il marcissimo demo “Exhumation”, ristampato nel 2009 dall’etichetta Shadow King, il cui catalogo è pieno di ristampe di dischi Maryland-doom. Il trio multietnico non ebbe granchè successo e viene ricordato esclusivamente dai più fanatici conoscitori del genere. Eppure “Exhumation” è un bel documento che in qualche modo potrebbe piacere anche agli estimatori del proto-sludge e dell’underground metal più grezzo grazie all’alternanza fra lentezza ossessiva e violenza efferata.
Doom Capital
Avendo esportato il sound in tutto il mondo il “Maryland Doom” è diventata un’influenza che si può ascoltare in band sparse in ogni angolo del globo. Quello che dopo quattro decenni continua a colpire è la costanza di certi musicisti nel continuare a suonare musica devota a Tony Iommi e alla spiritualità che ispirano i suoi riff magici. Purtroppo ci sono stati morti (su tutti impossibile non citare Alfred Morris III), ritiri, litigi e fregature ma quello che è importante è che la maggior parte dei musicisti continui a suonare assieme. Ne sono la prova la bella compilation “Doom Capital” pubblicata nel 2004 da Crucial Blast, testimoniante nuove e vecchie glorie del genere e, soprattutto, il Maryland Doom Fest: manifestazione musicale nata nel 2015 in cui vengono ospitate band della scena e ospiti da tutto il mondo. Tra le nuove leve giusto citare Gateway To Hell, Foghound e Tombtoker. E se siete amanti del rock doveroso ricordarvi che il Maryland è il luogo di nascita dei Clutch.
Per cui: “lunga vita al doom del Maryland!”
Discografia essenziale:
1981
Force – Force EP
1983
The Obsessed – The Obsessed EP
1985
Death Mask – Exhumation
Asylum – The Earth Is The Insane Asylum Of The Universe
1987
Revelation – Images Of Darkness
1990
The Obsessed – The Obsessed
1991
Force – Force
Internal Void – Voyage
Revelation – Salvations Answer
The Obsessed – Lunar Womb
1992
Unorthodox – Asylum
Internal Void – Standing On The Sun
Revelation – Never Comes Silence
1993
Iron Man – Black Night
Wretched – Life Out There
1994
Unorthodox – Balance Of Power
Rat Salad / Obstination – Double Dose Of Doom
Iron Man – The Passage
Wretched – Psychosomatic Medicine
The Obsessed – The Church Within
1995
Revelation – …Yet So Far
Wretched – Center Of The Universe
1997
Shine – Powertime
1999
Iron Man – Generation Void
Spirit Caravan – Jug Fulla Sun
2000
Earthride – Earthride
Internal Void – Unearthed
2001
Spirit Caravan – Elusive Truth
2002
Earthride – Taming Of The Demons
Life Beyond – Thousand Vision Mist
2004
Various – Doom Capital
Internal Void – Matricide
The Hidden Hand – Divine Propaganda
The Hidden Hand – Mother * Teacher * Destroyer
2005
Earthride – Vampire Circus