System Of A Down: I Dischi Da Avere
Vuoi sapere quale è il miglior disco dei System Of A Down? E’ veramente Toxicity oppure no? Hai sentito qualche canzone in una playlist e vorresti ascoltarne altre? La discografia non è molto ricca ma non sai da dove partire? Questo articolo è fatto apposta per te.
Introduzione
System Of A Down si formano nel 1994 in California e non hanno mai cambiato formazione: Serj Tankian alla voce, Daron Malakian alla chitarra, Shavo Odajaian all basso e John Dolmayan alla batteria. Dai cognomi particolari capirai che hanno un’origine esotica. La provenienza delle loro famiglie è armena: i loro genitori sono tutti superstiti del genocidio armeno del 1915. Ecco perché la loro musica suona “stravagante”: sia dal punto di vista lirico che musicale la band ha sempre messo in risalto la loro origine.
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I dischi da avere
Benchè il numetal sia invecchiato malino i dischi dei System Of A Down continuano ad essere venduti con regolarità. Merito di singoli che ancora oggi non hanno stufato e che riescono a conquistare le nuove generazioni. “Chop Suey!”, “Toxicity” e “Aerials” sono tutte e tre contenute in “Toxicity” (2001) best seller della band e capolavoro di musica metal alternativa. Se voi puoi definirlo numetal o crossover ma essenzialmente ha un suono talmente personale che travalica i generi. Mescolate riff “groove metal”, voce a cavallo tra Jello Biafra (Dead Kennedys) e Mike Patton (Faith No More), ribellione alla Rage Against The Machine, spezie esotiche e ritmi indiavolati che non fanno stare fermi e avrete “Toxicity”. E posso assicurarti che i singoli non sono neanche le canzoni migliori! Provare per credere.
Gli ascoltatori più anziani (come il sottoscritto) hanno scoperto la band nel 1998 ai tempi dell’esordio e non si può dire che non lo abbiano consumato. “System Of A Down” è più irruento, incasinato, aggressivo e sporco, più vicino al punk che al metal. Le canzoni sono più compresse e arrivano al dunque senza tanti orpelli e non lasciano prigionieri: “Sugar”, “Spiders”, “War” sono solo alcuni brani che farai bene ad ascoltare. Se ti piace la musica contaminata, divertente ma non leggera, in grado di scuotere senza annoiare questo è il disco giusto per te.
Altri dischi consigliati
Purtroppo i System Of A Down hanno perso velocemente ispirazione, bruciati da un genere che stava sparando cartucce ogni giorno ma che non ha saputo sopravvivere a se stesso. Anche la band ha iniziato ad avere problemi al suo interno sciogliendosi nel giro di pochi anni. Ma nel periodo d’oro c’è stato ancora un bel dischetto che troverete nei negozi con una confezione scarna, da CD pirata. Si intitola “Steal This Album!” (2002) ed è uscito in pieno periodo Napster, ovvero quando la gente smise di comprare dischi preferendo scaricarli gratuitamente dai servizi di file sharing. Steal This Album doveva essere un disco minore, fatto di scarti e invece suonando meno pretenzioso è forse il più accessibile. Non fare l’errore di sottovalutarlo.
Dischi per completisti e appassionati
Prima dello scioglimento avvenuto per motivi di stanchezza verso il progetto nel 2005 la band pubblicò due dischi a pochi mesi di distanza: “Mezmerize” e “Hypnotize“. Due dischi non brutti ma che non aggiungono granchè alla storia del gruppo, se non una manciata di buoni pezzi e tanti riempitivi. Questi sono anche gli ultimi due lavori pubblicati, escludendo due brani intitolati Protect the Land e Genocidal Humanoidz usciti esclusivamente in digitale nel 2020.
Se volete spendere poco e fare un affare ti consiglio un cofanetto con tutti i loro CD.