Alchemy Records, 1986-1989: come cambiare il metal e il punk senza farsene accorgere
Oggi parleremo di persone strane, parecchie persone strane. Partiamo da Victor Hayden, cugino di Captain Beefheart, che suonò il clarinetto nel leggendario Trout Mask Replica, uno dei dischi più folli mai registrati. Nei crediti appare con il nome “The Mascara Snake” . Finita la carriera come musicista (non molto lunga, ma ci accontentiamo) si reinventa pittore. Victor lo ritroviamo una quindicina di anni dopo come co-fondatore della Alchemy Records assieme a Mark Deutrom. Mark era uno studente di composizione nella California Institute of the Arts dove insegnarono anche John Cage, Lou Harrison, Morton Feldman, Aaron Copland e Morton Subotnick. A Los Angeles iniziò a collaborare con vari artisti e a comporre le prime sonorizzazioni “multimediali”. In quegli anni conobbe Lori Black, figlia di Shirley Temple, e iniziarono una relazione artistica e sentimentale.
Nacquero i Clown Alley stravagante band hardcore/metal/noise formata da Mark alla chitarra, Lori al basso, Justin Clayton alla batteria e David Duran alla voce. Qualche mese dopo la formazione pubblicarono un demo autoprodotto e iniziarono a farsi notare nel circuito dei club locali.
La Alchemy Records fu fondata nel 1986 proprio per produrre il primo disco vero e proprio dei Clown Alley, il seminale Circus Of Chaos.
Circus Of Chaos è un disco di hardcore mutante figlio di My War dei Black Flag, del rumore dei Flipper, del crossover di D.R.I., dell’irruenza dei Dead Kennedys e a suo modo anticipatore di tutto il crossover metal che nascerà nel giro di un paio di anni.
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Fortemente influenzato dal thrash metal, dalle ripetizioni industriali, dal rumore e da tirare su il maggior casino possibile, Circus Of Chaos non è un album facile. Non è mai andato oltre allo status di disco di culto ed è conosciuto giusto dai frequentatori più open-mind della scena hardcore metal anni 80. Nel 2007 è stato ristampato in CD da Southern Lord.
La seconda uscita della label è “Party With God” dei thrasher californiani Sacrilege B.C., disco di culto per gli amanti della stagione metallica suonata a mille all’ora.
Nel 1987 i Melvins si spostarono da Aberdeen a San Francisco in cerca di fortuna e sulla loro strada trovarono Mark Deutrom. Assieme registrarono il loro primo disco “Gluey Porch Treatments” allo Studio D di Sausalito, che diverrà la terza uscita della Alchemy Records. L’artwork è ad opera di Victor Hayden che, curiosamente, anticipa le future copertine della band sviluppate da Frank Kozik.
L’album è un massiccio disco di proto-sludge metal: “Eye Flys” apre le danze spiazzando gli ascoltatori con un ritmo lento, chitarre oscure e rumorose. Non è punk, non è metal. Sembra quasi una presa in giro. I brani successivi sono uno strampalato hardrock/hardcore che mostrano in nuce gli ingredienti che ci faranno amare la band di Buzz e Dale. Tempi stravaganti, riff contorti, voce strozzata. Pur essendo giovanissimi i Melvins hanno già le idee molto chiare. Ovviamente sarà la cosa più lontana dal successo che avevano sperato. “Gluey Porch Treatments” è stato ristampato qualche anno fa da Ipecac. Lukin tornerà a Seattle e nel giro di qualche mese entrerà nei Mudhoney, formati dopo lo scioglimento dei Green River.
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Buzz trovò fidanzata e bassista in Lori Black, che ovviamente lasciò Deutrom. Ma entrambi non ne risentirono: Mark produrrà il seguente “Ozma” (pubblicato da Boner nel 1989) e sostituirà Lorax nel 1993, quando sarà allontanata per problemi di salute, droga e giustizia. Di lei si perderanno le tracce.
Nel 1987 Alchemy pubblica il secondo disco dei Rich Kids On LSD intitolato “Rock N Roll Nightmare”, che sarà ristampato negli anni 90 da Epitaph. La band, proveniente da Santa Barbara, faceva parte del giro Nardcore (mix di Oxnard, quartiere suburbano di Los Angeles e hardcore) gravitante intorno alla Mystic Records e che comprendeva oltre ai RKL Agression, Dr. Know, False Confession, Ill Repute, Habeas Corpus e Scared Straight. La particolarità del Nardcore era che le band erano composte essenzialmente da skater.
Con “Rock N Roll Nightmare” i RKL decisero di staccarsi dalla scena locale e trovarono nella Alchemy un nuovo alleato.
Le chitarre divennero molto più compresse e veloci, al limite del thrash, aumentarono gli stacchi e le progressioni finendo per scontentare i punk. A quanto pare per la Alchemy Records è una consuetudine giocare a spiazzare gli ascoltatori! C’è da dire che col senno del poi “Rock N Roll Nightmare” sarà un disco fondamentale per la futura ondata di hardcore facente capo ai Nofx. Band come Lagwagon, Dwarves, Offspring devono tutte qualcosa a questo disco.
Altra uscita fondamentale per l’abbattimento dei confini fra metal e hardcore è l’esordio dei Neurosis: “Pain Of Mind”, ristampato negli anni 90 da Alternative Tentacles e recentemente da Neurot Records.
Siamo sempre nel 1987: Dave Edwardson aveva 18 anni, Scott Kelly 19, Jason Roeder 16, Chad Salter, il più anziano, 21. Eppure erano già chiare le coordinate sonore che li accompagneranno nei futuri 30 anni: la tensione apocalittica e metallica degli Amebix, il crust dei Crass e dei Rudimentary Peni, giocano a soffocare la vena dark e noise che svilupperanno con più libertà e convinzione nei successivi. “Pain Of Mind” è un disco che fa male, selvaggio, violento e molto serio nei suoi attacchi brutali.
Nel 1989 Chad Salter sarà sostituito da Steve Von Till e pubblicheranno “Word As Law” per Lookout! nel 1990. Il resto è storia.
Continuiamo a parlare di persone strane: i Poison Idea si formano a Portland nel 1980 ispirati da Black Flag e Germs. Hanno il senso dell’umorismo volgare e ignorante che band come Dwarves e Turbonegro prenderanno ad esempio. Uno dei loro primi EP si intitolava “Record Collectors Are Pretentious Assholes”, il primo disco del 1986 “Kings Of Punk”. Il disco che pubblicarono su Alchemy si intitola “War All The Time” ed è ispirato da un libro di Bukowski. Gli ingredienti? Metal punk hardcore rock and roll suonato a tutta birra come dei proto Zeke. L’album dura poco meno di mezzora ed è immancabile nella collezione di ogni vero duro rocker. Anche con il rischio di passare per stronzi pretenziosi.
I capolavori, se si possono definire tali, della Alchemy Records finiscono qua. Abbiamo parlato di dischi che furono fondamentali nello smuovere il terreno hardcore e metal fatto di dogmi sempre meno accettati dall’ascoltatore più esigente. Dischi di nicchia ancora adesso, superati dal tempo e dalle band stesse: Melvins e Neurosis faranno sicuramente di meglio nella loro lunghissima carriera, ma senza le prime mosse su Alchemy non sarebbero diventate quelle che sono.
Nel 1988 esce l’album dei The Grim, oscura band pseudo alternative, e il secondo disco dei Sacrilege “Too Cool To Pray”.
Il 1989, ultimo anno di attività, viene inaugurato con una compilation sampler intitolata “Peace Through Alchemy” contenente Melvins, RKL, Poison Idea, Clown Alley e anticipazioni delle future uscite.
“Bring Down The Curtain” dei Guileottine band di crossover metal thrash, non particolarmente brillante, adatto ai completisti del genere. Da non perdere, invece, l’esordio dei Virulence “If This Isn’t A Dream”, ristampato di recente da Southern Lord. Musicalmente erano totalmente devoti al sound SST di Black Flag e Bl’ast, suonando quasi come un rip off della band di Greg Ginn rivisitati dai Melvins.
Nel suo essere sbilenco però suona esattamente come ci aspettiamo che suonino i dischi Alchemy: potenti e particolari, magari non originalissimi ma ricchi di intuizioni che non ti aspetteresti. Soprattutto sporchi e oscuri, non commerciali ma a loro modo anthemici. I Virulence, formati da Ken Pucci alla voce, Scott Hill alla chitarra, Greg McCaughey al basso e Ruben Romano alla batteria dopo questo disco (e la defezione di Pucci) diventeranno i Fu Manchu.
L’ultimo disco pubblicato dalla Alchemy (che non credo avrà mai fatto chissà quanti soldi, anzi) sarà l’esordio dei thrasher Paranoia intitolato “The Many Faces Of”, anch’esso adatto ai fan terminali del genere.
La carriera di Mark Deutrom proseguirà con sporadiche apparizioni come produttore. Dopo la chiusura di Alchemy lo troviamo, oltre che nel già citato Ozma, anche in due dischi dei nostrani Raw Power “Mine To Kill” e “Too Tough To Burn”. Nel 1993 sostituisce Lorax nei Melvins e starà con loro in praticamente tutto il periodo major fino ad Honky compreso. Dal 2000 pubblica dischi a nome Mark D, recentemente ristampati da Season Of Mist. E’ atteso un suo disco entro l’anno. Nel 2016 ha pubblicato l’esordio della band psych rock Bellringer.